E così l'Inter ha perso a Parma, e direi che il Parma ha vinto con pieno merito. Eterna incompiuta l'Inter è amante vezzosa, capricciosa, incostante, che illude e delude chi la ama. Non ha il solido pragmatismo di madama Giuve, bruttina ma efficiente madre di famiglia che tiene i conti in ordine e arriva sempre a fine mese (cioé a fine campionato) senza restare in bolletta. Non è la sciantosa e sciampagnosa madamin Milan, che nei momenti decisivi non si perde d'animo. E non è nemmeno quella ragazzetta spigliata della Roma, sbarazzina e volenterosa. L'Inter è una fatalona dagli occhi bistrati di neroazzurro, che seduce e scompare, una ballerina da Moulin Rouge che fa disperare, che sul più bello fila via.
I suoi spasimanti sono per questo inter(tr)isti come dice Severgnini. Ma essendo inguaribilmente romantici non riescono mai a disgustarsi di questa fatalona, delusi oggi torneranno a illudersi domani, in una alternanza di effimera felicità e sottostante costante sofferenza che è il segno distintivo dei grandi amori sfortunati.
Che farci? Niente, sospirar sognando una finale di Champion's League. E se non saràò quest'anno, sarà il prossimo, e l'altro ancora. Come dice Wilcoyote è la corsa che conta, non prendere lo struzzo.
Buona notte confratelli di tutte le fedi calcistiche.
sabato, marzo 25, 2006
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